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COSA SONO I SIEROPROFILI? |
I
sieroprofili sono gli studi sierologici pianificati in un allevamento,
per conoscere il suo profilo immunologico e sanitario.![]() |
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I sieroprofili si basano sul rilevamento degli anticorpi circolanti tramite una fra le tecniche attualmente disponibili, con il fine di poter ottenere informazione sullo stato dell'animale in quel momento o in condizioni precedenti. Questi studi vengono utilizzati sempre di più per il controllo sanitario degli allevamenti di suini, rappresentando in molti casi un mezzo per ridurre i costi ed aumentare il livello sanitario. Le analisi sierologiche permettono, tra le altre possibilità: di conoscere la situazione sanitaria, di scegliere il miglior momento per vaccinare, di controllare i programmi di vaccinazione e di evitare l'ingresso di malattie in allevamento. |
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Per
effettuare uno studio sierologico appropriato in un allevamento dobbiamo
considerare, innanzi tutto, i seguenti punti: |
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A partire dall'acquisizione del colostro si andrà acquisendo immunità umorale. Questa risposta umorale sarà il riflesso dell'immunità materna e non ancora di quella del suinetto. La massima produzione di colostro si ottiene fra le 6 e le 36 ore dopo il parto, anche se la presenza di immunoglobuline nel sangue rilevata fra le 12 e le 24 ore dopo l'ingestione del colostro, si mantiene nel circolo sanguigno per tempi molto variabili a seconda del tipo di immunoglubulina, della condizione immunologica della madre, del tipo di agente infettivo ecc...In generale si possono rilevare immunoglobuline colostrali tra le 3, 8 e 20 settimane di vita dell'animale. Per questo e per altri motivi è importante sapere, in relazione alla domanda che ci vogliamo fare, in quale età ed a quale gruppo di animali dobbiamo prelevare i campioni: scrofe, suinetti, grassi, ecc.
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Il sangue, per ottenere il siero, si preleva di solito da: Vena superficiale dell'orecchio. Mediante incisione e successiva raccolta in provetta o direttamente con una siringa dotata di ago di diametro 16-25 mm. Il vantaggio di questo metodo è la semplicità, però presenta come principale difficoltà la scarsa quantità di siero che si può ottenere e l'alta probabilità di contaminazione. Vena caudale. Si utilizzano siringhe con aghi da 25 mm, vacutainer o amputazione parziale. E' un metodo relativamente semplice, limitato dal fatto che si producano all'incirca solo 0,5 ml. Per tanto non è ideale. Vena giugulare. E' uno dei metodi più utilizzati soprattutto nelle scrofe. Si utilizzano siringhe "vacutainer" con aghi adeguati alle dimensioni dell'animale. Si possono estrarre da 10 a 30 ml. Vena Cava. Si
utilizza per prelevare il sangue da tutti i tipi di animali, dai
suinetti agli adulti e soprattutto quando si ha bisogno di molto
sangue. Gli aghi cambieranno a seconda del peso dell'animale (10 Kg. 25 mm, 45 Kg. 38 mm, 100 Kg. 50 mm,
scrofe 100 mm.) |
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Come abbiamo detto
all'inizio di questo capitolo, esistono oggi diverse tecniche di
laboratorio disponibili per realizzare uno studio sierologico. La
capacità di diagnosi di un metodo, viene determinata dal calcolo della
sensibilità e specificità di questo metodo, rispetto alla tecnica
considerata di riferimento.Ci sono alcuni concetti che conviene
ricordare per sapere valutare ognuna delle tecniche disponibili. Questi
concetti sono: Specificità: E' la capacità di un metodo per differenziare sieri positivi da sieri negativi in una determinata malattia. La specificità evita i falsi positivi. Nessun negativo deve essere considerato positivo dalla tecnica in uso. Valore predittivo: E' la capacità di una tecnica di distinguere tra gli animali che stanno soffrendo una determinata malattia da quelli che non la stanno soffrendo. In definitiva, predire la sensibilità e specificità per un caso negativo e per un caso positivo. Il valore predittivo può essere:
Efficacia: Percentuale di animali classificati correttamente con un determinato metodo. Positivo vero: Animale malato correttamente classificato dalla tecnica. Positivo falso: Animale classificato in modo incorretto dalla tecnica utilizzata. |
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La convalida dei parametri di sensibilità, specificità e valore predittivo si realizza comparando i risultati di una tecnica di riferimento, o della malattia sicura con quelli ottenuti con la tecnica che dobbiamo avvalorare mediante la seguente formula:
A: Positivi per entrambe le tecniche. B: Positivi sicuri che la tecnica oggetto di convalida da come negativi. C: Positivi per la tecnica oggetto di convalida che sono sicuramente negativi. D: Negativi per entrambe le tecniche.
Valore predittivo per i
negativi: |
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Delle tecniche attualmente in uso, quelle che presentano maggiori livelli di sensibilità e specificità sono la sieroneutralizzazione e le tecniche ELISA, anche se se ne possono usare altre ed ottenere risultati simili. L'importante in questo senso, è ricordarsi che per paragonare risultati di evoluzione, stati diversi, ecc., conviene che si siano studiati i sieri sempre con la stessa tecnica e lo stesso laboratorio, altrimenti si potrebbero avere risultati diversi e si potrebbe confondere la diagnosi. |
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