|
COME SI REGOLA LA FORMAZIONE DELLE IMMUNOGLOBULINE?
|
Sarebbe logico
disporre di tanti geni predeterminati quanti epitopi saranno in contatto
lungo la vita di un suino? Il controllo genetico della produzione di immunoglobuline, risolve con eleganza e creatività quello che sembrerebbe essere un grave problema. |
||||||||||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||
Organizzazione genetica delle immunoglobuline suine. L'organizzazione genetica per la formazione di immunoglobuline è ben studiata nella specie umana e nella specie murina. Nella specie suina è sempre più conosciuta. A differenza della maggior parte delle proteine, che sono codificate da geni unici (coppia materna e paterna), le immunoglobuline dispongono di versioni multiple dei diversi geni. Ogni precursore di linfocita B potrà scegliere qualsiasi delle diverse versioni disponibili che codificano le diverse regioni. Questo fenomeno, totalmente aleatorio, è la base principale che permette al sistema immunitario di produrre anticorpi con grande diversità. |
|
|||||||||||||||||||||
In definitiva, da un lato i geni possono riordinarsi in modo aleatorio per la sintesi di anticorpi, e dall'altra, nei precursori dei linfociti B possono prodursi processi di ipermutazione, che insieme alle molteplice combinazioni tra le catene pesanti e leggere, permettono di esprimere o codificare, con relativamente pochi geni fissi, l'enorme diversità di anticorpi indotti nella risposta immunitaria. |
||||||||||||||||||||||
Esistono tre gruppi di geni legati alla codificazione delle immunoglobuline, localizzati in diversi cromosomi. I geni che codificano le regioni costanti e variabili delle immunoglobuline si trovano molto separati nel genoma di tutte le cellule dell'organismo, eccetto nei linfociti B. L'approssimazione di questi geni durante il processo di maturazione delle cellule B, permette di realizzare i processi di ricombinazione somatica in modo aleatorio ed aumentare le possibilità di diversità. Questi geni sono formati da tre loci differenti, denominati:
|
||||||||||||||||||||||
Il locus H codifica le catene pesanti delle immunoglobuline. E' formato da due gruppi di geni. Un gruppo codifica i domini variabili delle catene pesanti e formato da tre geni diversi:
|
|
|||||||||||||||||||||
I geni V, sono i più numerosi, codificano la maggior parte dei domini variabili; nella specie suina è stata identificata solo una famiglia di questi geni. I geni D sono molto diversi. Sono stati descritti da 1 a più di 15 segmenti. Sono molto variabili, presentando un maggior numero di variazioni nella sequenza dei loro nucleotidi dei tre geni del locus H. I
geni J
codificano la regione variabile, nel suino è stato solo
trovato un segmento J (nel topo ce ne sono quattro e nell'uomo nove). |
||||||||||||||||||||||
La
parte costante delle catene pesanti è codificata dai geni Cm, Ce, e Ca. Nel
suino ne è stato trovato soltanto un tipo. Questi geni codificano le
catene pesanti delle immunoglobuline IgM, IgE e
IgA, rispettivamente. Tuttavia, sono state descritte otto coppie di geni
corrispondenti al gene Cg. Lo
studio di questi geni ha messo in evidenza, che nel suino, esistono al
meno cinque sottoclassi d'IgG, sono codificate dai geni Cg1, Cg2a, Cg2b, Cg3 y Cg4. |
|
|||||||||||||||||||||
|
Il
Locus Kappa (K)
presenta solo un segmento denominato CK. Il loci lambda (l) è formato da due geni e due segmenti. I
geni localizzati in questi locus sono i responsabili della codificazione
delle catene leggere kappa e Lambda. |
|||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
Geneticamente si regola anche il cambio di Isotipo delle immunoglobuline. Generalmente, la risposta immunitaria inizia con la produzione di IgM per passare a IgG o IgA o IgE, il cui frammento Fc ha diverse proprietà biologiche. Nell'estremo 5' di tutti i geni CH, esiste una sequenza denominata S che è quella che permette il cambio di isotipo. La differenza è prodotta dalla delezione di geni. |
|
|||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
Grazie agli anticorpi monoclonali è stato possibile studiare la variabilità genetica delle immunoglobuline suine, differenziando tre tipi: |
|
|||||||||||||||||||||
Le
varianti Isotipiche sono codificate da geni che si trovano
nella stessa specie animale, e quindi questo tipo di immunoglobuline
sarà comune tra tutti i membri della specie suina. La parte della
molecola di una immunoglobulina che permette di differenziare i diversi
isotipi si localizza nelle regioni costanti delle catene pesanti. Nel suino sono stati
caratterizzati quattro isotipi principali di immunoglobuline denominati
IgM, IgA, IgG e IgE. |
![]() |
|||||||||||||||||||||
|
Le varianti Allotipiche si trovano soltanto
nelle immunoglobuline di alcuni animali della specie suina. Si
tratta di un marcatore allelico che si esprime nelle
zone costanti delle catene pesante e leggera delle
immunoglobuline di alcuni animali della stessa specie. |
|||||||||||||||||||||
Le varianti Idiotipiche si possono trovare in uno o in vari individui di una stessa specie, a condizione che siano stati o no a contatto con lo stesso antigene. Sono indotte dai diversi epitopi degli antigeni e si localizzano nelle zone ipervariabili delle catene pesanti e leggere. |
![]() |